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Auto elettrica Apple: furto di dati per conto di Alibaba?

Secondo l’FBI, un ingegnere che ha lavorato al progetto segreto dell’automobile autonoma di Apple avrebbe rubato segreti commerciali per una startup automobilistica cinese sostenuta da Alibaba.

Parliamo di Xiaolang Zhang, che ha lavorato per Apple da dicembre 2015 fino a maggio 2018. E’ stato accusato in tribunale federale di furto di segreti commerciali e rischia 10 anni di reclusione e una multa di 250.000 dollari.

Questo poi, è stato arrestato proprio la settimana scorsa nel tentativo di andare via dall’America.

“Apple prende molto sul serio la riservatezza e la protezione della nostra proprietà intellettuale”

“Stiamo lavorando con le autorità su questo argomento e faremo tutto il possibile per garantire che questo individuo e ogni altra persona coinvolta siano ritenuti responsabili delle proprie azioni”.

Questo è quanto dichiarato al momento da un portavoce di Apple a The Verge.

A fronte del rischio di trascorrere 10 anni in galera, anche la moglie di Zhang è intervenuta dicendo che il marito non tentava di scappare ma che aveva avvisato il suo supervisore che si sarebbe dimesso per trascorrere del tempo con la madre malata, in Cina.

Sempre in quell’episodio, Zhang avrebbe avvisato che avrebbe voluto iniziare a lavorare per una startup di auto elettriche in Cina, la Xiaopeng Motors. La stessa startup avrebbe poi raccolto circa 350 milioni di finanziamenti grazie ad Alibaba e Foxconn ed è in procinto di ricevere ben 4 miliardi sempre da Alibaba.

Inoltre, le camere a circuito chiuso sembrerebbero incastrare Zhang, mostrando l’uomo intendo ad uscire dal laboratorio con cavi e una scatola parecchio grande.

Al team di sicurezza avrebbe poi amesso di aver prelevato dei dati e rimosso alcuni articoli, oltre che aver trasferito dati sul pc della moglie. A seguito di un controllo a quel pc, si è scoperto che circa il 60% dei dati riguardava proprio l’automazione. Le stesse ammissioni sono poi state fatte all’FBI che lo ha tempestivamente arrestato appena qualche minuto prima di volare per Pechino.

Carlo Cannarella