Apple ha presentato quest’anno ben cinque nuovi melafonini (iPhone SE 2020 e l’intera gamma iPhone 12), ma nessuno di questi era dotato della tecnologia Pro Motion già vista sugli iPad Pro e che garantisce un refresh rate fino a 120hz.
La scelta dell’azienda, di non inserire questa tecnologia quest’anno (anno in cui tutti i produttori hanno introdotto display a refresh rate più elevato) è stata in qualche modo giustificata dalla volontà di garantire una durata della batteria maggiore, quest’ultima già intaccata dalla presenza di un modulo 5G certamente più energivoro rispetto al 4G.
Secondo le ultime indiscrezioni sarà iPhone 13 il primo melafonino ad essere equipaggiato con un display a frequenza di aggiornamento maggiore e nello specifico le varianti Pro di quest’ultimo. Questa scelta è data dalla nuova tecnologia LTPO che ha debuttato nel 2020 e che permette di variare la frequenza di aggiornamento dei display da 1 a 120hz consentendo di utilizzare la massima frequenza di aggiornamento solo nelle situazione che lo richiedono e risparmiare energia in tutte quelle non necessarie come ad esempio la visione di contenuti video.
Gli iPhone 13 “base” e “Mini” dovrebbero invece adottare dei pannelli di tipo LTPS con frequenza di aggiornamento a 60hz.
Stando alle ultime indiscrezioni la serie iPhone 13 dovrebbe adottare i seguenti pannelli:
- iPhone 13 mini: Display LTPS da 5,4 pollici, frequenza di aggiornamento 60Hz.
- iPhone 13: Display LTPS da 6,1 pollici, frequenza di aggiornamento 60Hz.
- iPhone 13 Pro: display LTPO da 6,1 pollici, frequenza di aggiornamento 120Hz.
- iPhone 13 Pro Max: display LTPO da 6,7 pollici, frequenza di aggiornamento di 120 Hz.
Apple si rivolgerà a Samsung ed LG per la produzione dei pannelli dell’intera gamma con LG che produrrà pannelli per iPhone: 13 Mini, 13 e 13 Pro, mentre Samsung per iPhone: 13 Mini e 13 Pro Max.
