Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza del Nucleo Speciale Tutela della Privacy e Frodi Tecnologiche e della Squadra reati informatici della Procura hanno eseguito perquisizioni ed ispezioni informatiche nei pressi della sede di WindTre.
Il motivo delle perquisizioni è da ricercarsi nell’indagine relativa alla presunta attivazione da parte di WindTre (sono state segnalati anche TIM e Vodafone) di servizi a valore aggiunto (VAS) senza il consenso da parte dei clienti che si sono poi visti addebitare i costi.
La tecnica utilizzata è quella nota come “zero click” e consisteva nell’inserire dei banner pubblicitari fraudolenti che non necessitano del click dell’utente per attivare l’abbonamento, questo si attiva con la semplice visita sulla pagina contenente il già menzionato banner. Il danno per i consumatori è ingente e tali truffe riescono a raggiungere somme più elevate rispetto alle truffe tradizionali, un business illecito da milioni di euro.
Le ipotesi di reato sono la frode informatica ai danni dei consumatori l’intrusione abusiva a sistema telematico e la tentata estorsione contrattuale. Attualmente sono 11 le persone indagate tra cui tre funzionari di alto rango di WindTre.
A voi hanno mai attivato questi servizi?
