Recensione INSTA 360 Go 3

La regina della versatilità. Sapete già quanto abbia apprezzato Insta Go 2 l’anno scorso e quanto spesso la utilizzi per i miei video ma da oggi credo proprio che verrà dimenticata.. Per questa nuova Insta Go 3! Leggera e tanto tanto versatile come la prima ma con ancora più qualità, autonomia ed anche il display! Sì, difficile farne a meno.

Iniziamo dalla confezione, dove troviamo l’ormai famoso e comodissimo medaglione magnetico con cordino regolabile da appendere al collo e che ci permette poi di attaccare la camera sopra la maglietta, un piccolo cuneo da mettere fra la camera ed il medaglione per cambiare l’inclinazione dell’inquadratura, la custodia, sempre magnetica, con clip integrata che permette di agganciare la camera dove si vuole e la basetta con adesivo integrato alla quale poi attaccare i vari supporti per reggere la camera, l’adesivo è staccabile e riattaccabile senza problemi, non perde colla. Ci sono poi anche gli accessori optional come quello che la rende compatibile con gli attacchi GoPro o quello per l’attacco a vite classico delle fotocamere.

La camera la conosciamo ormai bene, il suo punto di forza non è mai stato la qualità assoluta, che comunque non era male, ma la versatilità. Avere una camera così piccola e leggere permette di metterla davvero ovunque e di tenersela sempre dietro. Go 3 migliora sia in qualità che in versatilità. Qualità perché ora si arriva al 2.7K 30fps o 1440p 50 fps e c’è anche un’ottima stabilizzazione, settabile su 3 livelli, versatilità perché il suo case adesso non solo la ricarica ma fa anche da display! Questa è una cosa davvero positiva perché non ci costringe all’utilizzo dello smartphone per controllare l’inquadratura (che aveva anche un maggiore lag come display) o modificare i parametri ma ci permette di usare la camera in maniera indipendente.

Niente 4K quindi ma probabilmente questa scelta è stata fatta per una questione di temperature, visto il corpo della camera così piccolo, e soprattutto di autonomia. Insta Go 2 infatti arrivava a 15/20 minuti di registrazione mentre con lei ne ho fatti addirittura 40 quindi grande passo in avanti. Da non dimenticare poi che il case le conferisce altre 2 cariche e mezza e può ricaricarla anche durante la registrazione.

Le impostazioni permettono di modificare l’ampiezza del campo visivo, andando da un super-grandangolo alla visualizzazione stretta e lineare, di accedere alle classiche funzioni come il time-lapse o il time-shift, di attivare la pre-registrazione per far sì che quando andiamo a schiacciare play abbiamo già anche i 15 o 20 secondi precedenti (ma ovviamente consumando tanta batteria), di registrare in un formato quadrato tenendo sempre dritto l’orizzonte in automatico e andando poi a ritagliare e ottenere il formato desiderato e anche di pianificare la registrazione.

Le conclusioni quindi ci portano al prezzo perché qualità, affidabilità software e tutta questa versatilità si pagano. Insta360 Go 3 costa 429 euro nella versione con 32GB di memoria, 449 euro in versione 64GB e 479 euro in versione 128GB. Non pochi, questo è certo, ma per me in tantissime occasioni è semplicemente insostituibile. Il peso di circa 35 grammi, gli attacchi magnetici e le dimensioni ridotte le danno una marcia in più, anche a costo di una qualità non proprio al top.

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