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Da utente (convinto) di iPhone a Note 8. L’esperienza di Alberto.

Alberto Comper ha collabborato con me in più occasioni. Ultima la recensione delle tavolette grafiche di Wacom. Ha lavorato tantissimi anni in Adobe, è disegnatore digitale ed ora ha iniziato una nuova avventura come “insegnante” digitale sul web, confezionando corsi on line sui programmi più diffusi. Da Photoshop a Premiere.

E’ utente Apple da una vita, tutte le volte che ho avuto il piacere di incrociarlo, l’ho sempre visto con MacBook pro, iPad e iPhone. Ha provato, più o meno 6 mesi fa, convinto in parte dalla mia classifica dei preferiti, a passare a un Samsung Galaxy Note 8. Ecco cosa mi ha scritto proprio ieri. E voi cosa ne pensate?

Peso e dimensioni

162.5 x 74.6 x 8.5 mm
195 g

Sistema operativo

Android (7.1)

Storage

64 GB

Display

6.3"
1440 x 2960 pixel

Camera

12 mpx F1.7
Frontale 8 mpx

SOC e RAM

Exynos 8895 Octa
RAM 6 GB

Rete

LTE-A Pro Cat 16 (1000/150 Mbit/s), HSPA

Batteria

3300 mAH

“Ciao Andrea

Ecco qua alcune considerazioni semiserie di un utente iOS un po’ particolare (io) con il Note 8. Parto dalla premessa che la motivazione per cui mi sono preso il prodotto di Samsung è stata principalmente per curiosità da un lato, ma anche per noia: iPhone è davvero da anni, nella sua perfezione, sempre uguale a se stesso, e da malato di tecnologia questo mi ha portato a voler cacciare il naso anche in altri mondi per capire se valga la pena o meno fare il cambio, e se invece ha senso rimanere legato alla propria comfort zone (in generale penso che le mogli siano più del secondo avviso ?).

Design
Rispetto al mio iPhone 7+, il Note è decisamente più bello, non fosse altro per il fatto che ha molte meno cornici, e la maggior parte della sua superficie è dominata dallo splendido schermo. Il suo form factor, più stretto ed allungato in altezza, lo rendono anche più maneggevole, e, io insisto, la mancanza del notch (acc, scusa, mi è sfuggito!) io la giudico un pregio rispetto ad iPhoneX (apro e chiudo la parentesi: sono uno strenuo sostenitore che una soluzione di design dovrebbe trovare anche una sua giustificazione in termini di usabilità, o perlomeno non peggiorare quest’ultima, ed il notch non rientra in questo criterio). Lo schermo ricurvo ai lati è bellissimo esteticamente, ed oltretutto rispetto al Galaxy S7 Edge che provai tempo fa non genera fastidiosi tocchi o inneschi involontari di app o funzionalità, tuttavia, anche in riferimento a quanto detto poco fa, non aggiunge qualcosa di più rispetto, per esempio, alla cornice minimale del G7, ma anzi a volte può risultare un fastidio nella visione a pieno schermo, oppure utilizzando la funzione di selezione intelligente con la s-pen, per cui fai magari fatica a selezionare qualcosa che è ai limiti dello schermo perchè con la penna non riesci ad agire sul bordo curvo del display.
Lo schermo “Always On” è una figata atomica, mi piacerebbe vederlo implementato maggiormente nella visualizzazione delle notifiche.

Interfaccia utente
Luci e ombre. E’ stato un mio errore, o forse sto sbagliando qualcosa, ma l’integrazione con i servizi Google non è ottimale: adoro l’assistente vocale di Google (nulla a che vedere con Siri, che a confronto sembra il fratello scemo), ma forse a causa della personalizzazione di Samsung, per esempio, se chiedo vocalmente di segnare un appuntamento sul calendario, comunque per conferma mi chiede di toccare lo schermo, e quindi non posso fare tutto col solo ausilio della voce. Allo stato attuale, se voglio immettere un promemoria, con Google non si capisce dove lo metta. Peccato perchè le App di produttività di Samsung sono ben fatte, in particolare il calendario è davvero bello ed elegante, oltre che funzionale.
Di iOS apprezzo moltissimo la cura nei dettagli del design della UI, e per cui inorridisco di fronte al Launcher di Samsung che mi fa vedere le icone delle applicazioni un po’ in tutte le salse (squadrate, tonde, senza cornici…bleah!), e neppure lo scorrimento del drawer in orizzontale mi sembra una bella trovata, per questo motivo l’ho sostituito con Nova (vedi immagine a sinistra, mentre a destra quello di Samsung) con l’icon pack “Elta” (bellissimo a mio avviso) che è molto “Pixel Style” come Launcher. Questo è anche il bello di Android: personalizzare e poter scegliere (ma volte anche fin troppo).

 

 

User Experience
Non avere un’esperienza “pure Google” come su un Pixel ha un suo prezzo che si fa sentire: è un fastidio dover utilizzare due diverse applicazioni per gestire gli scatti fotografici (la “Galleria” di Samsung e “Foto” di Google), con sempre quella sensazione di “duplicazione” e ridondanza che ti fa pensare di star buttando via spazio e tempo inutilmente. In particolare nella gestione delle foto mi manca terribilmente AirDrop di iOS per mandare semplicemente una foto al MacbookPro via WiFi: altre soluzioni basate sulla cloud non sono altrettanto immediate ed efficienti.
La gestione delle notifiche in Android è davvero un bel passo avanti rispetto a quelle di iOS (non sono il solo a dirlo), ma quello che mi succede di fastidioso, probabilmente a causa di Nova, è che i contatori delle notifiche sulle icone delle applicazioni non spariscono correttamente appena leggi le notifiche stesse, per cui capita che vedi, per esempio, che in Facebook hai tre nuove notifiche, le leggi, e poi il bollino con le tre notifiche non sparisce dalla icona dell’app, lasciandoti nel dubbio che ci siano ancora o che ne siano arrivate altre. In iOS la cosa è istantanea. Questo mi dà parecchio fastidio.
Non c’è nulla da fare: nè l’App di Gmail, nè quella di Samsung sono valide più del client di mail di Apple. Usando Gmail uso la sua App, ma trovo stupido (a meno che non sia io che non lo so impostare) che non possa mettere, all’interno della conversazione, in testa la mail più recente invece che averla in fondo. Non parliamo del fatto che non possa rapidamente applicare un filtro per vedere solo le mail non lette (non sarà mica un’esperienza utente “user friendly” quella di dover mettere nel campo di ricerca “unread” per ottenere questo risultato!).

Dopo anni di utilizzo, non so come mai ma ho cominciato a fare parecchi sbagli di digitazione con la mia amata SwiftKey, per cui ho provato da qualche giorno la Gboard di Google, e mi sembra di essere migliorato molto: il feedback è davvero piacevole, e la precisione ne ha beneficiato.
La ricarica a induzione dovrebbe essere imposta per legge da quanto è comoda.
S-Pen non la uso molto, ma quando accade è davvero utile: io in particolare la trovo strepitosa quando devo fare uno screenshot ed evidenziare qualcosa, oppure selezionare una porzione dello schermo. Fantastico il fatto che la selezione di un testo contenuto in una immagine possa essere convertito in testo editabile con una funzione di OCR! Scrivere appunti con la penna potrebbe essere una killer feature per alcuni (tipo te! ?) ma io sento maggiormente il bisogno di scrivere testo che poi possa copia-incollare in altre applicazioni, e la penna non è adatta. Disegnare? Si, ma su uno schermo da 6 pollici è un po’ limitante oltre che frustrante.
Mi capita spesso, maneggiando il telefono senza vederlo (tipo riponendolo nella tasca) di toccare ed attivare inavvertitamente qualcosa (l’assistente Google, l’accensione o altro), e questa cosa dei tocchi involontari è un difetto che in iOS praticamente non esiste (non chiedermi come mai).
Tutti i sistemi di sblocco che ha non sono perfetti, ma nel mio caso ho impostato il blocco con PIN solo dopo 30 minuti di inattività, per cui lo sblocco non è una cosa che ho bisogno di fare decine o centinaia di volte al giorno.

Dal punto di vista Adobe
Purtroppo non tutte le applicazioni Adobe presenti in iOS hanno un corrispondente su Android, e quando non succede può essere che abbiano delle differenze anche importanti (a favore di iOS). Qualche esempio: le tre App di Adobe Spark non esistono su Android (annunciate in sviluppo, ma ancora non disponibili), Lightroom Mobile archivia le foto ma non i video (!), e non mi permette di aprire una foto in Photoshop Fix per fare un ritocco al volo, alcune App non funzionano bene come su iOS.

Conclusioni
Ho il Note da un paio di mesi, e da allora non sto assolutamente utilizzando il mio iPhone7+, questo per dire che il passaggio si può fare, e che non ci sono cose così irrinunciabili su iOS da costringermi a tornare sul prodotto di Apple. Tuttavia, non appena uscirà un iPhoneX con uno schermo più grande dell’attuale, e magari che non costi due reni, di certo tornerò ad utilizzare iOS, perché, anche se noioso, è di certo il più completo e funzionale (almeno per il mio utilizzo), e pazienza se Siri capisce Roma per Toma ?. Una cosa va anche detta: il Note l’ho preso “usato”, ma era perfetto come nuovo, e l’ho pagato 500€: non serve fare altri commenti alla luce di quanto costi un iPhone oggi.

Ciao!

Alberto”